Amore felino

So di essere monotematica ultimamente, un po’ come quando nasce un figlio e questo monopolizza ogni conversazione e appare in ogni foto. Niente torte, né pane, né altre ricettine da condividere, almeno finché non arriverà un bel temporale estivo a rinfrescare l’aria…

Gatti, gatti, gatti.

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All’ombra del basilico… hanno finalmente conquistato il tetto

 Scrivo l’ennesimo post in cui vi parlo di loro per un motivo che mi sta molto a cuore.

Da qualche giorno la bacheca Facebook del canile della mia città è piena di foto e di appelli quasi disperati : come ogni anno è scoppiata l’emergenza gattini, ma stavolta la situazione sembra così grave che il rifugio ha dovuto chiudere le porte per evitare un sovraffollamento ed il rischio di epidemie. Immagino che accada lo stesso in molte altre città perché la storia si ripete: in estate nascono cucciolate di cui non si sa cosa fare, quindi i più civili (si fa per dire) lasciano i piccoli in uno scatolone davanti al canile, i più vigliacchi li condannano a morte abbandonandoli nei cassonetti dell’immondizia, magari appena nati, altri ancora, persone se si può ancor più infime, li fanno sparire, “come si faceva una volta”, non voglio nemmeno immaginare come. E queste persone sono le stesse che si rifiutano di sterilizzare le proprie gatte femmine perché a loro dire è una crudeltà contro natura. 

Ogni volta che vedo annunci del genere guardo i miei gatti: penso a quanto affetto ci trasmettono ogni giorno, a quanta allegria in più abbiano portato alla nostra convivenza. Ripenso a quando li abbiamo portati a casa, a quanto erano minuscoli e buffi, e mi chiedo “Chi potrebbe mai fare una cosa del genere? Abbandonare un tesoro così, o fargli del male per liberarsene?”.

So che molti che seguono il mio blog amano gli animali e avranno sentito questa storia centinaia di volte, ma credo non se ne parli mai abbastanza.

Quindi se avete in mente di adottare un gatto fate un giro nei canili e nelle oasi feline proprio in questi giorni di emergenza, e dare una casa ad un gattino proprio in estate, quando nessuno lo fa, sarà un gesto d’amore ancora più grande: adottate un piccolino, adottatene due, o date una seconda chance ad un micio già cresciuto che altrimenti vivrebbe in gabbia per sempre.

Sì, adesso: ora che siete tornati dalle vacanze, oppure proprio perché passerete le ferie a casa e avrete tempo da dedicargli. Potreste fare un incontro che cambierà la vostra vita, potreste innamorarvi.

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C’è del sonno…

Perché sia sempre stata così affascinata dai gatti resta un mistero, so solo che puntualmente mi innamoro di loro. Forse è perché sono un po’ gatto anch’io, abitudinaria a livelli patologici ma affascinata dalla novità, capace di diffidenza estrema ed abbandono, poi.

è amore, proprio. Sono farfalle nello stomaco quelle che sento quando sorprendo Merlino a fissarmi, o quando la testolina di Magò cerca la mia mano per imprimerci il suo odore e dirmi “sei mia”. Se nella stessa stanza con te c’è un gatto sarà come quando c’è il camino acceso: non si può fare a meno di guardarlo, si diventa pigri e vittima del suo incanto mentre il tempo si dilata. Ci si sente al sicuro.

Ho vissuto con quattro gatti fino ad ora, due sono quelle Anime Scure con cui io e l’Orso dividiamo la Soffitta; Gatto Rotondo ormai ha più di dieci anni, e continua a fare il gatto da divano, poltrendo a casa con i miei; invece l’altra, la Rossa che è stata bambina con me, la prima gatta che ci ha conquistati tutti, conserva un posto speciale nel mio cuore, e a volte viene ancora a farmi le fusa, la sera, sotto altre sembianze.

Ci sono decine di luoghi comuni sui gatti. Tutti sbagliati, ovviamente.

Vi diranno che il gatto non ama voi, ma le vostre poltrone: e invece è su di voi che viene ad addormentarsi e fare le fusa quando avete l’influenza e dormite sotto una montagna di copertine.

Vi diranno che il gatto è opportunista, che viene ad adularvi solo quando ha fame: poi però, già sazio dopo la sua colazione, viene a mordervi le dita dei piedi da sopra il lenzuolo per giocare e condividere la vostra.

Il gatto è solitario e indipendente, vi diranno:  ma la sua presenza è forte, da quando rientrate a casa e vi aspetta davanti alla porta per il suo show di benvenuto a quando andate a dormire e lo sentite acciambellarsi in fondo al letto. I suoi ritmi, la sua ritualità quotidiana, si intrecciano alla vostra.

Vi diranno che il cane è un’altra cosa: sì, su questo sono d’accordo, ma di solito c’è del disprezzo in questa frase e io la intendo diversamente. è un’altra cosa non perché il cane ama di più, ma ama in modo diverso…e per spiegare questo ho trovato la frase perfetta nel libro di Marina Mander, Il potere del Miao: “il gatto ti ama come sé stesso, né di più né di meno”. E questo è il tipo di amore che preferisco: non adorante né soffocante, ma nemmeno quello disposto a concedersi a patto che tu sia, fra i due, il meno importante. è un amore fra pari, simile a quello che può nascere fra due esseri umani che si sono annusati e trovati affini, si stimano e vivono di concerto, mai uno più in alto dell’altro, ma a fianco. Lo trovo l’amore più bello: essere capaci di una completa simbiosi, ma ognuno con la sua libertà, con il suo spazio. L’amore felino è un delicato equilibrio : mai esagerare quando si ha a che fare con un gatto, mai cercare di costringerlo in un abbraccio che non apprezza, mai essere troppo irruenti nei movimenti e nemmeno nel dimostrargli affetto, ma rispettare il timore iniziale, i tempi necessari ad imparare la fiducia. Qualcuno mi lasciò un commento che ho apprezzato tantissimo, che diceva che la relazione con un gatto è un po’ come una relazione di coppia, ed è vero.

Una volta capito questo, resta solo la tenerezza disarmante di cui può essere capace questo animale. Vi farà entrare nel suo mondo con passi felpati e vi concederà il privilegio di essere il suo umano.

 

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 Keep calm and grattami la pancia, please.

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