Canada!

La faccio breve, per una volta: fra due giorni vado in Canada!!!

Per gentile concessione dell’università l’Orso viene spedito a Montreal per intervenire ad una conferenza…avrà bisogno di un po’ di pubblico, no?
Quindi stavolta parto anch’io con lui, e non vedo l’ora! Ho sognato questo viaggio per tutta l’estate, e dopo la faticaccia per cercare di mettere insieme otto esami direi che me lo merito anche; nelle ultime settimane sono passata decisamente ad un altro tipo di studio:

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questo…

…nel frattempo, tè alla noce con miele di castagno. Mmhh…

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…ho attinto alle risorse della Biblioteca, poi ho acquistato qualche guida e facendo un po’ di scelte io e l’Orso abbiamo pensato ad un itinerario per visitare il Quebec in otto giorni, che è il nostro tempo a disposizione. Non è molto, considerato che servirebbero settimane per esplorare al meglio una terra sterminata come quella ma sufficiente per iniziare ad amarla e lasciarci il cuore, come spero.

Andare in Canada in autunno dev’essere un sogno: ci siamo fatti una discreta quantità di film ad occhi aperti su aceri rossi e castori, anche se a dire il vero non siamo sicuri di arrivare in tempo per l’Indian Summer e come abbiamo scoperto un po’ troppo tardi la maggior parte dei parchi naturali saranno chiusi per la stagione fredda che sta per iniziare (promemoria per il futuro: oltre che comprata la guida va anche letta tutta, anche le parti in piccolo… ) Per fortuna qualcuno sarà ancora aperto, così potremo farci qualche passeggiata nel verde, meteo permettendo, e (questa è la parte che preferisco) abbiamo in programma di passare una notte ad altezza albero: qui.  A parte questo non ho voluto guardare foto, non ho voluto informarmi troppo né troppe anticipazioni, per far viaggiare un po’ la mia immaginazione prima di trovarmi lì e lasciare che ogni bellezza che ci capiterà di vedere sia una sorpresa.

Intanto non vedo l’ora di salire in aereo. So che volare fa paura a molti; a me, forse un po’ incoscientemente, piace molto, o almeno presa dall’eccitazione per il viaggio riesco a non pensare che siamo sospesi a migliaia di metri. Trovo incredibile  che in aria si infrangano tutte le barriere del tempo e che si possa scendere dall’altra parte del mondo e trovare che là è ancora mattina quando il nostro orologio segna l’ora di cena! Mi piace gironzolare in aeroporto in attesa dell’imbarco e sentir parlare tante lingue diverse nello stesso posto, guardare la gente immaginando dove vada. Il timbro sul passaporto, poi, è un vero lasciapassare per un’altra vita: basta pensare che c’è chi ha trovato la felicità oltre la dogana e non è più tornano indietro. Io farò semplicemente una vacanza, ma magari per qualcuno che aspetta con me in fila sarà un nuovo inizio!

La grande impresa sarà la valigia: ci metterò l’ombrello e il kway, che non si sa mai, tanti maglioni, il cappello, i guanti,un cambio di scarpe, l’occorrente per un’uscita serale…poi mia mamma mi ha caricata di medicine (tiè!!) …già non c’entra più niente, come si fa?? Ormai io sono tarata per una valigia da bagaglio a mano Ryanair, e con 23 Kg a disposizione rischio di esagerare…

Ok, so che probabilmente dopo tutte queste premesse come minimo gli animali li vedremo solo in cartolina, si scatenerà il diluvio e sicuramente le foglie rosse saranno tutte in terra, ma ormai fatemi continuare a sognare per qualche ora!

Au revoir! : )

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