Con occhi diversi

In queste ultime settimane ho un po’ trascurato quest’angolino. Non cucino molto, o meglio, cucino piatti veloci, casalinghi, improvvisati, che magari non ho il tempo di imbellettare e fotografare, quindi le ricette scarseggiano. E poi, certe volte, istanti belli o comunque significativi sono più da vivere che immortalare e raccontare…

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…un po’ d’ansia per gli esami, un po’ tanta (soprattutto oggi)…quella non manca mai, ma va tenuta sotto controllo, il più possibile (fosse facile);
…un po’ di esperimenti in cucina con la farina e la pasta madre, con le erbette aromatiche e le zucchine dell’orto;
…un po’ di erbe spontanee raccolte qua e là: iperico per l’olio rosso, melissa e malva per le tisane, lavanda per profumare i cassetti di pulito;
…rotoli nel prato col mio Gattone Rotondo e corsa sull’asfalto insieme a Joss Stone;
…incontri inaspettati e infiniti con un allocco grigio e una palletta spinosa nel centro della strada, un piccolo riccio col musetto aguzzo;
…la scoperta di un nuovo nido,stavolta di cardellini, sull’albero delle lanterne;
…un piatto di spaghetti profumato di basilico in compagnia di C. ed E., al fresco in cucina;
…veleggiate e bagni lungo la costa toscana con l’Orso e l’equipaggio di Habibi, tornata al mare più bella che mai;
…un pomeriggio nel giardino di una Ragazza Fata, a chiacchierare come se ci conoscessimo da sempre.

Tutte piccole cose che forse anni fa avrei ignorato, tralasciato, così come non mi sarei fermata ad ammirare  una luna piena rotonda e perfetta che illumina l’aia davanti a casa come un faro, o a farmi attraversare dalla sensazione dell’erba fresca sotto i piedi. Per alcuni giorni i miei genitori mi hanno lasciata a casa a badare all’orto e al Gatto e se ne sono andati in montagna. Chissà come non mi è pesato svegliarmi alle sette per far colazione da sola in giardino, in un silenzio paradisiaco ma circondata di vita già sveglia prima di me, con una gran tazza di caffelatte, poi salutare la vicina e andare a cogliere gli zucchini per trovare i loro fiori gialli traboccanti di sole; poi qualche punto di uncinetto prima che arrivasse E. per studiare insieme in mezzo al verde. Nemmeno quelle curve in macchina per scendere in città mi sono pesate: mi hanno riservato una vista stupenda e incontri con le creature che popolano questo bel posto, e Guccini o Sinead a tenermi compagnia.

Chissà cos’è successo dentro di me e perché; forse sono semplicemente cresciuta.

Tutte quelle storie che ci raccontiamo sul trovare noi stessi mi son sembrate sempre, appunto, solo storielle; eppure penso di aver trovato qualcosa, dentro di me, del tutto inaspettato…una me che si era persa si è riscoperta nuova, aspettava sotto le braci di tornare a splendere. è così che mi sento ora, anche se c’è chi mi direbbe un po’sola,  a volte malinconica e troppo poco frivola per avere ventitré anni.

Io mi sento splendente.

è una questione di priorità. Affinità, caratteri che si scoprono, nuove possibilità e nuovi semi che germogliano. Tutto cambia e si rinnova, e io col tutto. è proprio vero che basta cambiare prospettive, imparare a guardare con occhi diversi…e mi sembra tutto, improvvisamente, al posto giusto.

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