Con un poco di zucchero…

L’inverno è un periodo d’oro per quando non si è perfettamente in forma, come nel mio caso: maglioncioni morbidi che nascondono tutto quel che c’è da nascondere, jeans o calze belle pesanti per non rinunciare ai vestiti ma evitare di mostrare le gambe. Tutte abbiamo delle parti del nostro corpo che non amiamo, ne parliamo spesso con le amiche in quei momenti di autodistruzione in cui piangiamo sui nostri difetti (molto spesso inesistenti)…ma se invece inventassimo un momento in cui ci congratuliamo reciprocamente per quanto siamo belle no? è una proposta che lancerò alla prossima cena! : )

Comunque, la mia parte no sono le gambe…odio proprio le mie gambe, non posso farci nulla…sarebbero da smontare e rimettere insieme!Non posso neanche dimenticarmene con la scusa che se ne stanno coperte per la maggior parte del tempo, fregatura! Due volte a settimana vado in piscina, quindi tutti i difetti sono messi a nudo per benino. e non è finita qui: in questo modo non mi salvo nemmeno dalla depilazione! Ok, magari anche se una vive accanto a un tipo che non a caso si chiama Orso (non solo perché è un tipo ombroso) una cerettina ogni tanto andrebbe fatta, ma causa nuoto gli appuntamenti con lo strappo sono ben più frequenti di quanto richiederebbe la normale convivenza col partner.

E allora vai con attrezzi infernali, creme scioglipelo terribili, tagliaerba in miniatura alias silk epil , rasoi che ti regaleranno una florida foresta di pini marittimi direttamente sul polpaccio…(la prendo sul ridere, lo spessore dell’argomento lo richiede!) Ovviamente tutti questi aggeggi ti promettono una pelle liscia a morbida per ere geologiche quando dopo quattro giorni ho già le gambe come due grattugie (e mi sono informata dalle mie Compagne di Barca, non è solo un mio problema!). Oppure se vogliamo far le cose per bene c’è la ceretta: allora, la prima volta che l’ho fatta sono uscita di casa con una gamba depilata e rossa come un peperone e l’altra pelosa e felice perché un tale dolore non avrei mai più potuto sopportarlo. Allora l’amica navigata disse ”perché non vai dall’estetista, lei lo fa di mestiere, non ti farà male”…eeeehhh??? Ma t’immagini pagare non so quanti euro per farsi infliggere del dolore fisico?? No no no no…

Ho trovato un sistema che prevede smanettare un po’, quindi mi illudo che siccome quella mistura appiccicosa l’ho preparata io mi farà meno male…ma un pochino è vero. è una ceretta economica, naturale e facile da preparare, tipica dei paesi mediorientali: avete visto Caramel? Le immagini del post vengono proprio dal film.

Sokkar- ceretta araba al caramello

Le dosi di questa ricetta le ho prese dal video di Gina,una youtuber sudamericana che osservo spesso anche se non capisco benissimo lo spagnolo (fatta eccezione per i nomi delle cose da mangiare, in Andalusia mi son fatta una certa cultura)…è la migliore che ho trovato…funziona!

Dalle mie spiegazioni lunghissime sembra una cosa difficile ma non lo è, all’inizio avevo qualche problema a capire se l’avevo preparata bene o no, e magari la ceretta pronta non faceva bene il suo dovere…fatta due o tre volte risulta molto più facile e si acquista manualità nell’applicarla. All’inizio è normale pastrocchiare!

  • zucchero, 180 g
  • acqua, 3 cucchiai
  • succo di limone, 3 cucchiai

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Come si prepara

Mettere tutti gli ingredienti in una pentolina o una padella sul fornello a fuoco medio; mescolare per far sciogliere lo zucchero.

Lo scopo è ottenere un caramello da applicare sulla pelle una volta raffreddatosi per tirare via i peli proprio come si fa con la ceretta.

Per capire se il caramello è al punto giusto si può:

  1. tenere d’occhio la temperatura: non fargli superare i 120-125 gradi, e se succede allontanare il caramello dal fuoco e continuare a mescolarlo. Ad una temperatura troppo alta il caramello diventa troppo scuro e duro, quindi non appiccica e la ceretta non funziona.
  2. osservare il colore: all’inizio la mistura di zucchero e limone si presenta trasparente, man mano che cuoce assumerà un colore giallino, poi miele chiaro ,poi ambrato, poi miele scuro. Quando la schiumetta in superficie diventa dorata e il caramello è color ambra ci siamo, è pronto.
  3. provare la consistenza: far colare alcune gocce di caramello su un piatto bianco e aspettare che si raffreddi qualche attimo. Raccoglierlo con l’indice e stringerlo fra i polpastrelli dell’indice e del pollice. Se il colore è quello giusto, appiccica e “fila”  è pronto, se invece diventa duro ha superato la giusta temperatura e la ceretta non funziona più…

Nel complesso ci vogliono circa 15 minuti. Versare il caramello pronto in un recipiente di plastica e farlo raffreddare molto bene, fin quando non sarà solido ma facile da prendere con le dita (e non più caldo, al massimo tiepido). Si può conservare per diversi mesi in un recipiente chiuso e riscaldarlo prima di usarlo.

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Attenzione! Il caramello caldo non va assolutamente toccato…ci si ustiona!

Come si usa

Si riscalda il caramello a bagnomaria oppure si usa appena pronto quando si è raffreddato abbastanza da non scottarsi ed è ancora fluido. La pelle dev’essere asciutta, si può spolverare sopra un pochino d’amido prima di cominciare. Si stende uno strato sottile di caramello con una spatolina direttamente sulla pelle, poi si applica sopra una striscia di cotone premendola e poi  si tira il lembo inferiore della striscia per strappare via tutto (aaaaahhhh!). La cosa bellissima di questa ceretta è che oltre a essere meno dolorosa del silk epil e congeneri funziona molto meglio (lascia le gambe lisce per circa tre settimane davvero) ed è idrosolubile, quindi i residui sulla pelle si lavano via semplicemente con l’acqua e anche le strisce di stoffa si possono lavare con acqua calda e sapone per riutilizzarle. Le mie le ho ricavate da un vecchio lenzuolo.

Però il metodo che mi piace di più è questo qua sotto,e non servono le strisce ma si fa tutto con le mani.

  • Staccare una pallina di caramello con le mani inumidite e iniziare a lavorarla,un po’ come se fosse pongo:tirare le estremità, attorcigliare e ripiegare su di sé più volte finché non sarà gommosa. Da color ambra lucido diventerà opaca e gialla,morbida e facile da stendere sulla pelle e  molto comoda per depilare anche le ascelle o l’inguine.
  • L’importante è applicare la “cera” in direzione contraria alla crescita dei peli. Ad esempio, per depilare le gambe, applicarla sulla caviglia e portarla con le dita verso del ginocchio per formare uno strato piuttosto spesso, poi tirare verso il basso con un gesto deciso per strappare (aaaahhhh!) senza portarla via tutta in una volta sola: il trucco è tirare il caramello verso il basso un pezzetto alla volta, riportarlo su sé stesso, poi tirare verso il basso di nuovo.
  • La pallina può essere utilizzata in questo modo finché è appiccicosa, se invece dovesse diventare troppo solida si può inumidirla con qualche goccia d’acqua e lavorarla di nuovo come descritto sopra.

Non è gran che come spiegazione…ma non muoio dalla voglia di farvi vedere le mie zampacce in foto! : ) Il video sopra mostra molto bene come si applica…dategli un’occhiata.

Alla fine della tortura ci possiamo fare un bel massaggio idratante con l’olio di mandorle o con un oleolito protettivo per la pelle, io uso sempre quello di camomilla o di calendula. ; )
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