Dogsitting

Salgo le scale, di ritorno dall’ospedale. Mancano ancora gli ultimi dieci gradini, sento già che dentro casa c’è movimento: lei ha riconosciuto i miei passi.
Appena infilo la chiave nella serratura sento i suoi guaiti di eccitazione, le zampe che grattano contro la porta: “è tornata, che bello, che bello!”.
“Ciao piccolina”, la saluto. Il volume dei guaiti sale al massimo, si mette su due zampe cercando di arrampicarsi al mio ginocchio. Grattatina sulla testa, mi chino per prenderla in braccio e il suo naso umido è presto contro la mia guancia, una lingua rosa fuori controllo comincia a lavarmi tutta la faccia. “Sì, sì, ciao…sono qui”.

In tutto questo trambusto le fauci di Merlino sono spalancate in un lento sbadiglio seguito da una stiracchiatura come si deve, una affilata di artigli al tiragraffi e poi, solo dopo, la danza di benvenuto attorno alle mie gambe con la con coda che punta verso il soffitto.

20160219_154331

Pappa per loro, poi pettorina, guinzaglio: io e lei scendiamo le scale. Oggi è una bella giornata di sole, non c’è bisogno di mettere l’impermeabile come ieri, che quelle gocciolone pesavano e la facevano piantare sul marciapiede e non c’era verso di proseguire. Ormai conosce la strada della nostra passeggiata prima di pranzo. Ma oggi è davvero una bella giornata, non ci possiamo accontentare del marciapiede di città. Si sale in macchina.

“Andiamo”.

In campagna la aspetta un caleidoscopio di odori mai annusati prima, l’aria frizzante, e un tappeto verde e soffice su cui correre: lungo il sentiero mi investe una nuvola al profumo di violetta, perché lei in preda all’emozione si è tuffata e rotolata su una macchia di verde dove ne sono spuntate a decine.

IMG_20160304_171717

Mi fermo a guardare i ciuffi delle prime primule, delicatissime e timide, e lei mi tira perché le corra dietro verso il prato. Arrivate, la libero. Niente più guinzaglio, niente più limiti: in un attimo orecchie, coda e lingua sembrano avere vita propria, le zampe sono un turbinio di cui non si distinguono più i contorni. Corre lontana fino a sparire dietro gli ulivi, poi al mio richiamo punta di nuovo verso di me per cercare carezze e gioco. Si acquatta nell’erba più alta, poi schizza su e di nuovo si lancia in una corsa folle,  e  continua così, impazzita di gioia ancora e ancora, con un’energia impensabile per un corpicino così piccolo, per un cane “da appartamento”.

Lei abbaia a me, io abbaio a lei, lei abbaia di nuovo più forte entusiasta e gli alberi attorno ascoltano lei che esulta per questo essere così libera e felice.

Odore d’erba bagnata, odore di terra bagnata, di legno e scoiattoli, di impronte di cinghiale, di impronte di umano, delle scarpe di questi umani che le fanno le feste, di acqua che scorre in un piccolo torrente e di acqua che beve dalle mie mani quando crolla esausta per aver corso tanto. Mi sporca i pantaloni con le zampette fangose abituate al parquet, mi guarda dal basso in alto a bocca aperta ansimando e sembra che rida, che mi chieda “Possiamo farlo anche domani?”

Non posso fare a meno di volerle bene, davanti a quel musetto cedo anche io che sono un tipo da gatti non sempre apprezzo la sua irruenza esplosiva, il suo amare in modo totale e invadente. Mi dà un bell’insegnamento questa piccola principessina stra coccolata che abbiamo ospitato in Soffitta nelle ultime due settimane, giorni in cui all’inizio facevo il conto alla rovescia perché finissero presto perché la casa con lei e gli Stregatti era diventata uno zoo e il nostro letto una cuccia per cinque: mi insegna a godermi i momenti belli con la leggerezza e l’entusiasmo dei cuccioli e dei bambini, a gridare fuori le emozioni e non smettere di meravigliarmi. Mi insegna quanto è grande la felicità più semplice, come la spensieratezza di una cane che corre in una giornata di sole.

IMG_20160223_144125

Da domani Pepi tornerà a farsi viziare dai suoi umani, di ritorno dalle vacanze. Stasera non protesterò se vorrà dormirmi vicino…non l’avrei mai detto ma mi mancherà molto!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>