Dolce Natale

 

Per Natale non solo pan di zenzero…

Non preparate questi biscottini se avete uno di quei raffreddori micidiali che vi regalano un naso degno di Rudolf la Renna, o vi perderete il profumino delizioso che esce dalla cucina quando sono quasi pronti! A me è andata bene, sono guarita giusto in tempo.

Biscotti di Natale all’arancia e vaniglia

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Per la frolla (circa 15 biscotti):

  • farina, 200 g
  • zucchero, 100 g
  • burro freddo, 100 g
  • sale, un pizzico
  • lievito per dolci, la punta di un cucchiaino
  • la scorza di due arance non trattate
  • estratto di vaniglia, due cucchiaini
Per la glassa:

  • zucchero a velo, 100 g
  • albume d’uovo
  • poche gocce di limone
  1. Preparare la frolla: tagliare il burro a cubetti, aggiungere la farina, e cominciare a impastare così che il burro si sciolga col calore delle mani. Quando l’impasto diventa molto bricioloso, aggiungere lo zucchero, il sale, il lievito e la scorza di arancia grattugiata. Per ultimo, aggiungere l’uovo intero e l’estratto di vaniglia e continuare a lavorare l’impasto finché non avrà preso tutta la farina e sarà diventato compatto.
  2. Far riposare in frigo avvolto nella pellicola per mezz’ora.
  3. Preparare la glassa: mettere in una tazza lo zucchero a velo. A parte, sbattere l’albume e cominciare ad aggiungerlo a cucchiaini allo zucchero, mescolando via via con la forchetta. Ne basta davvero poco, non esagerate! Aggiungere il succo di limone. Quando si è raggiunto la consistenza giusta la glassa è pronta da usare. Per decorare i biscotti senza che con precisione dev’essere densa: se se ne prende una cucchiaiata e si gira il cucchiaio non dovrebbe colare.
  4. Stendere la pasta frolla con un mattarello per circa mezzo centimetro di spessore e ritagliare i biscotti con una formina tonda.
  5. Cuocere i biscotti in una teglia con carta forno per circa 15 minuti a 180°, poi farli raffreddare molto bene
  6. Mettere la glassa in una sac à poche o in un contenitore col beccuccio piccolo così da fare dei disegni precisi. Disegnare i fiocchi di neve sui biscotti e lasciarli asciugare.

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Ecco che sono pronti da impacchettare e regalare!

E poi, una casetta di biscotto (qui la sagoma per ritagliare le pareti, qui la ricetta per il pan di zenzero) .

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DSC01791DSC01796 DSC01782Non vi dico quanto mi sono divertita a giocare con la glassa: dopo una giornata noiosa è terapeutico!

Da regalare a chi sta preparando il proprio nido, perché sia di buon augurio.
Disegnare ghirigori di zucchero su pareti di burro e farina, il tutto condito dall’aroma di cannella e garofano: è stato il mio modo per augurare amore, solidità e dolcezza per il futuro insieme.

Per noi che l’abbiamo costruita, è sicuramente il simbolo dei nuovi inizi.

è simbolico anche averla preparata, per caso, la sera del Solstizio. In questo momento dell’anno a me caro è sempre come se qualcuno accendesse la luce. Trovo ovunque segni, indizi che mi dicono che non è più il momento di esitare, sto dirigendo i miei passi nella giusta direzione.

Ho riletto quanto scrivevo l’anno scorso in questi giorni di passaggio, e ho sorriso. Nonostante i presagi negativi si siano (ovviamente) concretizzati, ce la siamo cavata proprio alla grande! Parlo al plurale alludendo alla partenza dell’Orso per città della nebbia che ha portato tanto scompiglio. Eppure, ora che quel luogo resta lontano, da qualche parte oltre l’appennino, realizzo quale enorme insegnamento ci siamo portati via da là!

Separati non funzioniamo, ed è da qui che ripartiremo.

Durante l’ultimo anno ho imparato la tenacia, in più occasioni: ho dovuto passare molto tempo con persone che non sopportavo (dei veri dissennatori); ho ripreparato esami (a volte mi sfugge il perché); ho cominciato ad arrancare fra dinamiche incomprensibili (come fra le tacchettine della redazione di Runway, e c’è sempre una Miranda Priestley…io ovviamente sono Anne Hathaway, però prima della trasformazione in strafica…); ho spesso accantonato la me timida per tirare fuori un briciolo d’intraprendenza e non farmi schiacciare. Ho l’impressione che tanti piccoli ostacoli mi si siano presentati perché guadagnassi gli strumenti adatti ad affrontare sfide ben più difficili, così da potermene servire durante l’anno che comincerà. E vogliamo parlare di tutto il bello che c’è stato? Scorrendo i post passati ne troverete qualche traccia.

La ruota ha finito il suo giro, e questo è il momento giusto per prepararmi: voglio accogliere il nuovo senza più paure, e , finalmente, crescere. Non vedo l’ora di cominciare!

A voi, i migliori auguri, per tutto quello che vivrete al prossimo giro!

Merry Everything!

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