Facciamo una crostata

- “Ognuno si calma i nervi come può.”

-“Io faccio rimbalzare sassi…”

-” Rimbalzare sassi? Eheh!”

Da Le Fabuleux destin d’Amélie Poulain

Che mi piace cucinare ormai è chiaro, che mi mi piace soprattutto fare i dolci anche. Perché un dolce non lo prepari tutti i giorni, ma è qualcosa che di solito nasconde un’occasione speciale: un’amica che viene a prendere un caffè, un compleanno, un invito a cena all’ultimo minuto…anche se nel mio caso, nei giorni qualunque fare un dolce è quello che mi aiuta a calmarmi i nervi. Capire perché è facile: i dolci mi vengono, quasi sempre. Se c’è qualcosa che non funziona, è il mio modo per ripristinare l’equilibrio.

Non serve che sia in piena crisi isterica, anche quando quel vago senso di inquietudine si impossessa di me accendo il forno, ancora prima di sapere cosa ci metterò dentro. Il tempo scorre diversamente mentre i granelli di zucchero scivolano sulla bilancia in una duna di sabbia, un bastoncino di cannella si tuffa nel latte e scompare, e allo stesso modo, in pochi minuti i pensieri svaniscono. Prendo manciate di fiocchi d’avena da un grosso vaso di vetro, aguzzi e asciutti ma perfetti per diventare una morbida crema. Un altro barattolo racchiude una marmellata di luce e scorze d’arancia e il suo profumo perfetto.

Lei mi guarda dal davanzale, mentre attenta ai muscari che ho appena portato a casa.

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Ed ecco che mi invento una crostata, e scopro che il porridge non è buono solo per colazione.

Crostata alla crema di avena e marmellata di arance

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Questa crostata inventata è venuta molto buona per quanto riguarda il ripieno (c’erano  dubbi che arancia e cannella funzionassero insieme alla perfezione?), mentre il tentativo di fare una frolla allo yogurt senza burro e senza nemmeno l’olio non è riuscito gran che,toppo poco friabile. Quindi la prossima volta ripiegherò su una frolla classica, o all’olio. Qui due ricette. 

Per la pasta frolla classica

  •  farina,250 g
  • burro ammorbidito,150 g
  • zucchero, 80 g
  • due tuorli
  • un pizzico di sale

Oppure..

Per la pasta frolla all’olio

  •  farina 00, 300 g
  • zucchero di canna, 100 g
  • olio di mais 100 ml
  • due uova
  • un pizzico di sale

Per il ripieno

  • marmellata di arance e scorze, un vasetto
  • fiocchi d’avena, 80 g
  • latte e acqua, quanto basta
  • miele di acacia, due cucchiaini
  • canella, due bastoncini
  • un uovo per spennellare

Preparare un porridge molto cremoso:

  1. riempire di latte un pentolino antiaderente e metterlo sul fuoco con la cannella.
  2. Una volta a ebollizione, versare dentro i fiocchi d’avena e farli cuocere nel latte finché non si saranno ammorbiditi e si sarà formata una crema densa.
  3. Per far questo è necessario aggiungere altro liquido, latte o acqua, via via che i fiocchi si cuociono e lo assorbono, e mescolare spesso per evitare che si attacchino. Aggiungere anche il miele.
  4. Dopo circa 20 minuti la crema di avena dovrebbe essere pronta. Far raffreddare e togliere la cannella.

Preparare la frolla seguendo la ricetta che preferite mescolando fra loro gli ingredienti e compattando bene l’impasto su una spianatoia. Una volta ottenuta una massa compatta farla riposare in frigo per circa un quarto d’ora. Intanto preriscaldare il forno.

Comporre la torta, così:

  1. Stendere due terzi della frolla su un foglio di carta forno, alta circa mezzo centimetro, e metterla in una tortiera di 25 cm di diametro circa.
  2. Fare dei buchini con i denti di una forchetta, poi versare la crema di avena sulla frolla, e sopra la marmellata di arance.
  3. Stendere la pasta rimanente e ritagliare con la rotella delle strisce  da sistemare sulla superficie per formare un reticolo.
  4. Spennellare la pasta con l’uovo sbattuto e cuocere in forno a 180° per 40 minuti.

 

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