Feels like home

Resto un po’ nel mood dell’ultimo post per introdurre un’altra torta semplice che avevo fra le bozze da un po’ (s’è capito che sono nervosa, di questi giorni??). La scusa per farla è stato il ritorno da Lisbona dei miei, che per essere sicuri che la produzione continui mi hanno regalato due libri di doçaria portuguesa.

Qualche giorno fa mentre apparecchiavamo l’Orso mi ha fatto notare qualcosa che mi era completamente sfuggito.

“Ehi, oggi è un anno di Soffitta!”

Mi sono fermata un attimo a riappropriarmi di quell’attimo in cui sono arrivata sotto casa e sul campanello ho trovato già una targhetta rossa con i nostri nomi. Tuffo al cuore, proprio. Ad aprirmi non c’erano i vecchi proprietari ma l’Orso che mi aspettava di sopra per entrare per la prima volta insieme in casa nostra.

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Credo di non averlo mai visto così felice. Abbiamo subito montato il divano, spostato il tavolo e le sedie; poi  non c’è stato un momento preciso in cui ci siamo trasferiti, anche perché c’è voluto un po’ perché fosse tutto a posto, prima che ci fosse un armadio e non gli scatoloni di vestiti per terra Nelle prime settimane venivamo qui solo per vedere film, io per preparare esami.

Ma ci sono delle cose che hanno fatto subito casa.

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I fiori. I fiori in casa ci devono stare, sono quel tocco di colore in più che per me fa la differenza. Uscire la mattina e vedere che i narcisi sul pianerottolo stanno sbocciando mi fa correre verso il treno più leggera, mentre rientrare trovare delle rose nel vaso fa sorridere, anche se ce le ho messe io è come trovare un piccolo regalo che fa sentire ancora più a casa. Da qualche settimana anche il nostro Volet Vegetal è tornato a vivere, è stata una sorpresa bellissima: i bulbi piantati quasi per gioco si sono svegliati, germogli verdi di crocus e tulipani che proprio non pensavo potessero crescere quassù ai piani alti.

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Poi ci sono certi profumi: all’inizio la Soffitta sapeva di nuovo, di Ikea e di vernice. Adesso sa d’incenso, di limone e citronella subito dopo aver pulito i pavimenti aggiungendo qualche goccia di olio essenziale. Sa di cenere di camino, a volte di pane.

Ci piacciono le candele da accendere la sera, una lanterna appesa al soffitto in camera.

Nella casa dove vive un gatto nero non mancherà mai l’amore, ho letto.

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E per me, quando c’è anche una torta in forno diventa proprio perfetta.

 

Torta di grano saraceno e marmellata di mirtilli

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  • farina di grano saraceno, 200 g
  • zucchero di canna, 120 g
  • farina di mandorle, 100 g
  • lievito, una bustina
  • yogurt bianco magro, 150 g
  • quattro uova
  • un pizzico di sale
  • marmellata di mirtilli, un vasetto
  • zucchero a velo per la superficie
  1. Separare tuorli e albumi e montare gli albumi a neve ferma con un pizzico di sale.
  2. Montare i tuorli con lo zucchero per ottenere una crema spumosa, poi aggiungere lo yogurt e mescolare.
  3. Aggiungere a poco a poco tutti gli ingredienti secchi (farina, zucchero, lievito, farina di mandorle) e amalgamare, poi incorporare gli albumi con un movimento dal basso verso l’alto per ottenere un impasto omogeneo.
  4. Versare l’impasto  in uno stampo per dolci rotondo oliato e infarinato e cuocere a 180° per circa 40 minuti. Fare la prova dello stecchino.
  5. Una volta raffreddata tagliare la torta a metà e spalmare la marmellata di mirtilli sulla metà inferiore. Chiudere la torta e cospargere la superficie di zucchero a velo.

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