Gente di mare – Punta Corvo e Tellaro

Basta prendersi una pausa, uscire dai contorni conosciuti di casa e delle nostre colline, per sentirsi quasi in vacanza anche solo per un giorno.

La bellezza non è sempre a portata di mano, e anche se spiaggiarsi su una sdraio in qualche località della Versilia sarebbe stato senz’altro più facile, domenica ho convinto l’Orso ad andarci a cercare il nostro primo bagno del 2017 in un luogo più a nostra misura, in un posto dove c’è “il mare bello”.

L’abbiamo trovato in Liguria, alla spiaggia di Punta Corvo.

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Mi piace essere sul mare quando è ancora presto: i tipi da Versilia stanno ancora dormendo quando ci fermiamo a Montemarcello per un caffè e cominciamo la discesa alla spiaggia passando fra bellissime villette recintate da siepi di gelsomino. Abbiamo scarpe da ginnastica e uno zaino, finalmente vestiti leggeri, un cappello per ripararsi dal sole già caldo.

Sono proprio i posti più difficili da raggiungere a nascondere tanta inaspettata bellezza . è un posto per pochi: solo chi ama veramente viversi la natura e goderne in maniera semplice può non farsi scoraggiare dalla scalinata a picco sul mare per raggiungere la spiaggia, perché ad ogni gradino si intravede un pezzettino in più di quel fazzoletto turchese nascosto dai pini e dalla vegetazione che si fa sempre più vicino, mentre il profumo di salmastro si mescola a quello dell’elicriso.

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Incontriamo pochi altri avventurosi lungo il sentiero. Un gruppo di ragazzi risale la scalinata portando via dalla spiaggia la tenda che gli è servita per passare lì la notte, una coppia con il cane ci precede nella discesa. Ci si saluta, ci si sente tutti un po’ custodi di questo posto remoto.

Arrivati finalmente al livello del mare, avrei voglia di ballare. La spiaggia è piccola, di sassolini scuri che sembrano chicchi di sesamo nero, l’acqua è trasparente come un cristallo. C’è pochissima gente. Questa bellezza selvatica, discreta e nascosta, è preziosissima: mi sento una privilegiata, come se fossi la prima ad aver scoperto questo posto segreto.

Questo modo di vivere il mare è quello che preferisco.

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Via le scarpe, piedi nell’acqua ancora fredda, poi profumo di crema solare su cosce sempre troppo grosse e troppo bianche…ma chissene. Leggere, lasciare che le pagine del libro si impregnino di sale, mangiare una pesca a morsi lasciando che il succo coli sul mento. Pisolare un po’, perché il respiro del male culla e si migra velocemente in una dimensione in cui le immagini reali si mescolano a quelli inventate. Il primo bagno, un tuffo fra le onde che è una vera prova di coraggio che dona una nuova pelle.

La risalita verso Montemarcello è semplicemente spaccagambe, ma non importa. “Com’è laggiù? Bello il mare?” mi chiede una ragazza che sta scendendo…e che le vuoi dire?

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Andiamo a Tellaro per pranzo, un borgo incantevole, piccolino, da pescatori più che da turisti. Ci siamo stati già molti anni fa, per la nostra primissima uscita in barca insieme, e abbiamo ormeggiato il gommone allo scivolo di scoglio dove adesso in tanti si godono il primo sole. Adesso che la Barca Verde è stata venduta non possiamo più usarla come fosse nostra, e ci viene la nostalgia delle gite fatte e di quelle solo immaginate.

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Ci sediamo ad uno dei tavolini della piazzetta dove le piccole barche colorate stese al sole sembrano la collezione di giochi di un bambino. Mi guardo intorno mentre un calice di bianco fresco mi salva dal caldo.

Non sono nata da gente di mare ma qui ci potrei vivere.

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Mi ci vedo, su un terrazzino pieno di piante d’aloe o adornato da una cascata di bouganville. Le case hanno lo stesso colore purpureo, o sono gialle, o bianche con dettagli azzurri come le case greche. Magari lavoro fuori e ogni mattina mi inerpico su per i vicoli stretti a raggiungere l’auto che mi porta in città passando per la strada panoramica, fra gli uliveti, e visto da lontano il paesino con la sua chiesa sembra fatto di cartapesta. Ovviamente c’è un gatto, bianco e nero oppure rosso (colori da gatto di mare), tanta luce che filtra dalla piccola finestra da cui si vede il Golfo dei Poeti, fino alla chiesa di Porto Venere. Aspetto qualcuno? O sono da sola nel mio guscio? Non lo so. Annaffio piante di basilico che inebriano me e il gatto, ritiro le lenzuola bianchissime stese ad asciugarsi all’aria di mare. Sì, aspetto qualcuno, vele che arriveranno dal mare.

A parte il mio sogno ad occhi aperti (scusate, mi sono lasciata prendere la mano), questa è una giratina molto comoda per passare una giornata lontano dal “solito mare” se venite dalla Toscana come noi. Qualche consiglio:

  • Punta Corvo : per raggiungere questa chicca di spiaggia lasciate la macchina al parcheggio vicino alla scuola elementare di Montemarcello (La Spezia). Appena entrati in paese, il sentiero è indicato molto chiaramente dalle frecce rosse e bianche del C.A.I. dopo il bar sulla sinistra, vicino alla fontana. È il numero 436, e il percorso dura circa 45 minuti per scendere, un’oretta per risalire. Il sentiero percorre un dislivello di 500 metri ed è fatto di grossi scaloni fra la vegetazione, può essere un po’scivoloso quindi vi consiglio scarpe da ginnastica o da medio trekking ( assolutamente non ciabatte o infradito). Proprio per la pendenza il percorso è intenso sia a scendere che a salire, ma niente di proibitivo se si ha un minimo di allenamento. Non lo consiglierei ai bambini. In spiaggia non c’è vegetazione per ripararsi dal sole quindi è utile portarsi come minimo un cappello, o addirittura un piccolo ombrellone. Il 28 maggio la spiaggia era godibilissima se siete un po’ asociali come me e non vi piace la folla, ma mi dicono che è molto frequentata nei giorni di punta (ferragosto, per esempio)…in ogni caso vi consiglio di arrivare presto la mattina.
  • Tellaro (SP): è un paesino incantevole vicino alla più famosa Lerici, da visitare assolutamente se vi trovate in zona. Si parcheggia lungo la strada ( il centro è ztl), purtroppo a pagamento. Non ci sono negozi per lo shopping nè una passeggiata lungomare, quindi la visita del borgo richiede non più di un’oretta. Oltre a gironzolare per le stradine consiglio di fermarsi a mangiare qualcosa in questa cornice suggestiva: durante la nostra sosta abbiamo pranzato in una piazzetta deliziosa ai tavolini del Red Fish Cafe che consiglio (il polpo croccante è speciale!).

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