Il linguaggio segreto dei fiori

Il linguaggio segreto dei fiori3

  • Acacia = amore segreto
  • Basilico= odio
  • Calendula = dolore
  • Calla= modestia
  • Ciliegio= caducità
  • Digitale purpurea= falsità
  • Fiordaliso = beatitudine solitaria
  • Fior di loto = purezza
  • Gelsomino = amabilità
  • Giacinto blu= costanza
  • Girasole = false ricchezze
  • Menta piperita = calore dei sentimenti
  • Narciso = nuovi inizi
  • Orchidea = raffinata bellezza
  • Rosa bianca = un cuore che non conosce l’amore
  • Rosa rossa = amore
  • Salvia = buona salute e lunga vita
  • Tulipano = dichiarazione d’amore
  • Zafferano = attenzione agli eccessi

Dal “dizionario di Victoria”, il significato di alcuni dei fiori e delle piante che mi piacciono di più. Alcuni hanno mi hanno sorpresa, soprattutto quelli negativi, come il basilico,”odio”, o la calendula, “dolore”…a me il basilico ha sempre profumato d’estate, dell’aria fresca la mattina, e la calendula mi trasmette tanta allegria col suo arancio scintillante. Altri sono perfetti, come la digitale purpurea, “falsità”, che è attraente ed elegante, ma può essere insidiosa, o il narciso, che è il fiore di primavera che amo di più: “nuovi inizi”, comincia un nuovo ciclo per la natura.

Da tempo un libro non mi prendeva così tanto, l’ho finito in un batter d’occhio, quasi senza accorgermi che le pagine mi scorrevano fra le dita. Non ha la banalità che si teme da un bestseller, non è un libro piacevole e basta, è molto di più.

La protagonista, appena tratteggiata con pochi dettagli, posso già vederla davanti a me. Victoria è una ragazza che non è stata amata, spintonata fra una famiglia adottiva e l’altra, fra un istituto e l’altro. Parla un linguaggio segreto che comunica solo rabbia e odio, si riempie le braccia di cardi, “misantropia”, e regala mazzi di lavanda, “diffidenza”. E anche l’odio, al pari dell’amore, può essere esplosivo.  L’amore però, non ha radici, lo troviamo spontaneo dentro noi stessi come una piccola scintilla e non c’è bisogno d’impararlo. Non è un  seme ma un fiore già rosso, e può essere coltivato anche da chi non l’ha mai avuto. E l’amore descritto in questo libro non è ideale, è proprio quello imperfetto di noi umani.

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