Ma nouvelle France:la campagna canadese lungo il San Lorenzo

è il momento di tornare a sud e di riavvicinarci a Montreal: continuiamo per la strada che costeggia il Saguenay fino a Chicoutimi, dove si può attraversare il ponte per la sponda sud, e poi torniamo sui nostri passi, verso Charlevoix.

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Un’altra puntata molto azzeccata è stata l’Ile aux Coudres, isola dei noccioli.

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Il San Lorenzo fa da protagonista in questa regione e più che un fiume sembra un braccio di mare, è talmente grande che nel mezzo ci sono delle vere isole!

Questo è un posto dove i montrealesi vanno a passare l’estate, dove hanno la seconda casa. Abbiamo trovato l’isola deserta ma davvero bellissima, alla luce del tardo pomeriggio che scaldava i colori degli alberi autunnali.

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Un altro luogo sorprendente, diverso da tutti gli altri…non sembra quasi di trovarsi in Bretagna, qui?

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Abbiamo trascorso l’ultima sera on the road a Baie Saint Paul,dove la proprietaria del bed&breakfast ci ha accolti calorosamente e appena entrati ci ha chiesto se gradivamo una birra(!).

L’indomani capiamo il perché: la nostra ospite viene dal Belgio. A  colazione si è seduta con noi a chiacchierare e ci ha raccontato come ha lasciato il suo lavoro in banca e la sua vita in Europa, soffocata dalla carriera, per aprire un bed and breakfast in quella piccola cittadina del Québec, e la birreria dove la sera prima abbiamo assaggiato la mousse al cioccolato più fondente del mondo, una libidine.

”Sono molto più felice adesso.”, ci ha detto con un sorriso da cui traspariva una grande serenità. “Io e mio marito lavoravamo così tanto da non avere più una vita sociale e da dover pagare qualcuno perché si occupasse di nostro figlio.

In Europa tutti vogliono tutto e lo vogliono subito; qui le prospettive sono ridimensionate, anche per quanto riguarda il lavoro: qui esiste ancora chi fa il contadino, l’allevatore, che d’inverno si occupa di tenere le strade pulite dalla neve…ed è soddisfatto di quel che fa.

E poi amo così tanto sciare!” ci ha detto quando ci ha raccontato che d’inverno cadono fino a sei metri di nevi con temperature di meno quaranta gradi!

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Per tornare a Montreal abbiamo seguito le indicazioni della guida che consigliava di abbandonare l’autostrada per la strada costiera, la route 38, che attraversa molti paesi caratteristici.

Il Canada riesce a stupirci ancora: come per magia,le foreste di abeti sembrano lontanissime e ci troviamo in una splendida campagna dove ovunque ci sono fattorie, ruote di fieno, mucche e campi di mais sterminati.

Perfino campi di zucche!

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Sembra di essere in Texas!

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Ed ecco che pian piano l’incantesimo svanisce, gli alberi rossi sono sostituiti dal profilo di ciminiere e fabbriche e dopo poco ci ritroviamo in coda al semaforo in mezzo alle macchine e le insegne dei fast food .

Gli spazi deserti e sconfinati sono lontani, siamo sulla Sheerbroke nord nell’ora di punta: siamo arrivati a Montreal!

Continua…

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