Maggio e Fiori di Acacia
Torno adesso da una visita a mia nonna che abita nello stesso pesino di campagna dove i miei genitori ed io abbiamo casa, e dove ci trasferiremo per l’estate fra qualche settimana. Oggi abbiamo avuto un cielo celeste splendido che rendeva il verde più verde e sapeva già d’estate. Mi sono sentita rinascere mentre salivo su per la strada strettissima in macchina con Guccini a farmi compagnia e i finestrini del tutto abbassati. La meraviglia che trovo lì a pochi chilometri della città non ha paragoni. Conosco tutto passo per passo, ci sono cresciuta…lì mi sento più a casa che mai. Tanti fiori, a volte qualche incontro: oggi mi aspettava un’upupa a lato della strada.
C’è un’altra aria, un’altra luce, e non vedo l’ora di poter studiare sotto al pergolato con una brocca di tè freddo e nessun rumore a disturbarmi…forse quel cuculo impazzito che canta chissà dove. L’orto aromatico scoppia di vita, c’è giusto uno spazietto dove starebbe benissimo un ciuffo di calendule. Ho preso i limoni, tanta salvia, e ho colto i fiori di acacia per fare le frittelle. In questi gironi la fioritura è in piena esplosione, quei bellissimi grappoli bianchi pendono dagli alberi, spandono ovunque il loro profumo delicatissimo e le api ci si tuffano dentro.
Frittelle di fiori di acacia
- fiori di acacia
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farina
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acqua
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un uovo (facoltativo)
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sale
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olio di semi
Con acqua e farina (e l’uovo, se piace) formare un pastella abbastanza densa. Aggiungere un pizzico di sale e passarci dentro i grappoli di fiori d’acacia, poi friggerli in olio caldo e lasciarli asciugare su carta assorbente.
In alternativa si possono staccare tutti i fiorellini dal rametto e mescolarli alla pastella. Versare poi l’impasto a cucchiaiate nell’olio.