Mauritius: a colori

Suocera: “Vi farò una proposta che non potrete rifiutare”

Ho avuto molte dimostrazioni che le cose belle piovono fra le mani quando meno te lo aspetti, e tutto avrei pensato tranne che saremmo ripartiti così presto, appena il giorno dopo il mio esame di abilitazione, per un viaggio imprevisto. Una vacanza al caldo, esperienza del tutto nuova, verso una meta inaspettata: Mauritius!

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è una terra strana, una insolita appendice dell’Africa che sembra più una propaggine d’India, a tratti una calda e arretrata Europa.

Per noi, un piccolo paradiso di pace in cui disfarsi dei maglioni dell’inverno e indossare abiti leggeri da estate, lasciare che il sole ci colori la pelle e avvicinarsi piano piano a tutto quello che ha da offrirci. Non voglio scrivere un diario di viaggio a tappe, di quelli è pieno il web, ma ecco in colori che ho portato via con me per ravvivare questo grigio febbraio.

Verde 

A Mauritius la natura è rigogliosa ed imponente. La magnifica vegetazione tropicale mi ha lasciata subito a bocca aperta: banani, palme da cocco, orchidee che crescono selvagge ai lati della strada. Piantagioni di canna da zucchero a perdita d’occhio.

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L’isola ha un cuore verde che nasconde punti d’osservazione da cui ammirare panorami splendidi e piccoli assaggi di giungla.

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Chamarel Falls

E se non si ha il tempo per una vera escursione nella natura il giardino botanico di Pamplemousses ospita ninfee giganti e alberi di ficus impossibili da abbracciare per una persona sola.

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Se si è fortunati si può anche fare un incontro ravvicinato con gli abitanti di questa meraviglia verde, a noi è capitato mentre risalivamo la foce di un fiume in motoscafo.

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Giallo

Il giallo di fiori raccolti e offerti a Ghanesh fra i fumi dell’incenso, giallo dolce frutta sui banchi del mercato a Port Louis, il giallo di morbidi curry di pollo e verdure avvolti in una faratha da mangiare con le mani, seduti ad una bancarella vista mare.

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Tempio di Grand Bassin

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Mercato di Port Louis

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Street food a Mauritius

Giallo stanco di oro che riflette ovunque, al tramonto.

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Blu

Potrei descrivere il blu del mare, ma qui l’acqua non è blu, è trasparente come un cristallo liquido che riflette l’azzurro del cielo e ci si fonde in un tutt’uno indescrivibile.

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Spiaggia di Flic en Flac

Qui, all’Ile aux cerfs cielo e mare sono separati solo dalla linea sottile della barriera corallina.

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Un’acqua in cui è così piacevole immergersi per un bagno rinfrescante oppure fare una nuotata lenta per scovare qualche pesce tropicale,  o per pinneggiare dietro ad un delfino a tutta adrenalina (sì, a Mauritius ho nuotato con i delfini in mare, ma devo ancora realizzare se me lo sono sognato sotto l’effetto del rum).

Pelle blu di divinità antiche  a cui vengono offerte preghiere, acqua, latte, frutta…

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Grand Bassin

Blu con dentro un tocco di verde, come piace a me, sul cotone di una gonna che non vedo l’ora di indossare, appena arriverà l’estate.

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Bianco

La sabbia qui è bianca, fatta di frammenti di corallo e conchiglie. Abbiamo camminato spesso sulla spiaggia di Flic en Flac, a piedi nudi, per raggiungere la pineta e il centro abitato.

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Pamplemousses custodisce altri tesori preziosi: ninfee giganti e fiori di loto, simbolo di purezza, “il grembo dell’universo”.

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Nero

La terra di Mauritius è diversa dalla nostra, è una terra scura come il cacao, nera ma quasi rossa. La nutre una pioggia delicata, che fa crescere ananas, caffè, tè, canna da zucchero, alberi di mango, ma questa stessa pioggia può diventare ciclone e piegare i tronchi delle palme.

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 In autobus…

Ovviamente anche la pelle delle persone è diversa, mostra i geni creoli di popoli africani mescolati a quelli dei colonizzatori bianchi e di altri ancora venuti da lontano…che fanno sembrare molli e ridicoli noi che siamo color aragosta già dopo un giorno di mare.

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 Pineta di Flic en Flac

Rosso 

è il colore delle foto più belle di questo viaggio: i giochi di questa bambina al lago sacro di Grand Bassin!

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Lampioncini cinesi, perché in questo mescolone di culture c’è anche questa, per festeggiare l’inizio dell’anno della Capra.

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Port Louis

E c’è un luogo, poi, dove si possono trovare sette colori, tutti insieme, in una duna vulcanica.

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Chamarel, Terre dai sette colori

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Continua…

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