Nuovi sviluppi

Dimagrisco, lentamente ma dimagrisco: questo dicono la Signora delle diete e la sua esattissima bilancia…minimo storico, e se tutto va bene ad anno nuovo sarò perfettamente normopeso alla faccia del mio metabolismo bradipo.

Intanto cerco e trovo ispirazioni ovunque: ho comprato la mia rivista di cucina preferita e ci sono dei biscottini natalizi che devo senz’altro fare, magari per regalarli in un bel sacchettino a qualche amica, e cerco consigli e idee per fare il mio primo sapone,sto scegliendo gli olii essenziali per profumarlo e cosa usare per colorarlo. La mia sciarpa procede, con qualche errorino per fortuna non troppo visibile ma sarà senz’altro pronta per quando nevicherà (e nevicherà,non si discute). Oggi ho fatto un plum cake bianco e nero per la colazione di domani,espresso, in cinque minuti, proprio cinque, al resto ha pensato il forno, ed è venuto davvero bene; invece il lievito madre è defunto,o almeno è terribilmente inacidito, sapeva di aceto quindi è stato bidonato e rifatto da capo, magari per farci una focaccia con il rosmarino nei prossimi giorni.

Poi ho annaffiato la mia piccola foresta pluviale: sono piuttosto soddisfatta, ho contato almeno quattro nuovi steli dalle phalaenopsis e vari getti dalle gemme dormienti…insieme all’acqua, l’augurio che crescano forti, così avrò fioriture coloratissime per tutto l’inverno. Invece con mia grande delusione è seccato il boccio della cattleya rosa che avevo guardato crescere giorno per giorno facendo gli scongiuri e stanno appassendo i fiori della Doritaenopsis Kenneth Shubert “Blue Angel” che mi ha regalato l’Orso per il compleanno. Stelo bellissimo,una decina di bocci e fiori meravigliosi, sembrava in salute ma qualche settimana fa ha perso l’apice,non ho capito perché. Spero che vada avanti, che faccia un keiki, un “figlioletto suo clone”, visto che altrimenti non crescerà più.
è bellissima, non resisto ad un lilla del genere.

Doritaenopsis Kenneth Shubert “Blue Angel”
[foto dal web]

Ho ancora sul comodino le guide della Germania e non mi sono ancora decisa a leggerle( più che altro non ho avuto tempo);per fortuna manca ancora qualche settimana al nostro viaggio itinerante per città medievali e mercatini di Natale. Ho un po’ paura di perdere la concentrazione, proprio ora che sto cercando di tirare le fila con lo studio e che sono riuscita a ingranare con il polmone che finalmente non è più così incomprensibile dopo la grande studiata di stamattina..ma l’atmosfera fatata che spero di trovare lassù mi attira,ho voglia di scoprire.

In compenso in treno sto leggendo il libro che ho preso in biblioteca ed è davvero particolare: “La maga delle spezie”, attaccato alla terra e ai suoi frutti ma un po’ al confine fra realtà e sogno, una strana dimensione, ma sembra tutto talmente vero che ho paura di svoltare l’angolo e scoprire che esiste davvero un posto simile,una bottega con una vecchietta indiana pronta a scegliere per me cannella o polvere di mango.

Tante belle serate ultimamente: ieri al cinema con l’Orso a vedere Harry Potter dopo una una cena orientale,spaghettini di soia che non smetterei mai di mangiare con le bacchette e sushi nudo e crudo con gari fresco e piccante. E sabato,tre generazioni a cantare davanti a un palco con un signore in camicia rossa, forse anziano, forse stanco, ma con ancora tante cose da dire e emozioni da regalare, un toscano che parla emiliano con la sua erre unica, Guccini che il sabato mattina canta dal giradischi del babbo insieme a De André.

E poi,ho voglia di farmi l’henné per avere di nuovo l’Irlanda fra i capelli e di farmi il piercing al naso,che ora o mai più, anche se ho una paura cane di sentire male e di urlare con l’ago piantato nella narice…

E per ultimo, m’indigno, mi vergogno, mi preoccupo, per quello che vale.

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