Pane e cioccolata

 

Sto osservando il cielo come se aspettassi un vaticinio, in realtà sto sperando in un po’ di neve. C’è un cielo bianco a neve, appunto, oltre i vetri e le tende del salotto, ma fuori dev’essere ancora troppo caldo. In città la neve porta scompiglio, tutti nervosi, imbottigliati nel traffico; io l’adoro, rido un po’ di questi umani imbacuccati che spalano la neve davanti a casa con fatica e camminano sulle uova per paura di cadere…beh, non c’è da scherzarci, ma la nostra città di pianura non è abituata a questi imprevisti. La neve in campagna porta magia,sa di favola, in città invece porta pulizia, sparisce tutto sotto il manto bianco: le cartacce, il rumore, le macchine. Le poche che passano lente lasciano le loro strisce parallele e la luce arancione dei lampioni le illumina , orme di scarpe e di gatti nel piazzale dietro casa. Silenzio, si può uscire a piedi e camminare senza fretta, e se si arriva in ritardo pazienza, c’era la neve. Ma non scende, non arriva.

Nella casa di pietra e legno fa così freddo in questi giorni che si gela l’olio dentro l’ampolla. Avrei davvero voglia di andarmene lì, accendere il camino e stare a studiare in silenzio con la coperta a quadrati sulle ginocchia, senza i rumori della città, del piano di sotto e del piano di sopra…sono sicura che troverei tanta concentrazione e tutte le nuvole sparirebbero.

E questa sarebbe una colazione perfetta!

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 Panini morbidi al cioccolato

Più buoni dei Pangoccioli! : )

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  • Farina 00, 300 g
  • Farina Manitoba, 200 g
  • Lievito madre, 100 g
  • Latte scremato ,300 g
  • Zucchero di canna, 60 g
  • Olio di girasole, 50 g
  • Sale, un pizzico
  • cioccolato fondente, 150 g
  1. Sciogliere il lievito madre nel latte appena tiepido, aggiungere l’olio e lo zucchero e mescolare bene. Unire pian piano la farina, amalgamare velocemente l’impasto mescolando con un mestolo e lasciarlo riposare per una mezz’ora.
  2. Intanto tritare a pezzettini la cioccolata con un coltellone.
  3. Rovesciare su un piano infarinato l’impasto e lavorarlo un po’, poi premerlo bene con le mani per formare un rettangolo sui cui mettere il cioccolato. Chiudere i lembi del rettangolo e impastare per qualche minuto così da distribuire il cioccolato uniformemente.
  4. La pasta è piuttosto morbida e all’inizio si appiccica facilmente alle mani,ma non aggiungerei troppa farina, aiutarsi spargendola sul piano a piccoli pizzichi e impastare con movimenti veloci,.  Far lievitare in un luogo tiepido (ad esempio il forno spento con la luce accesa) per circa cinque ore; la pasta dovrebbe raddoppiare il suo volume.
  5. A questo punto riprendere la pasta e formare un filone. Tagliare venti pezzetti da circa 30 g l’uno (si pesa il primo e poi si fa a occhio) e dare la forma rotonda ai panini.Per ottenere dei panini belli lisci si forma una pallina,poi si spingono le estremità della pasta verso il basso e si richiudono alla base.
  6. Appoggiare i panini sulla teglia del forno su un foglio di carta forno, col lato liscio rivolto in alto, e farli lievitare nello stesso luogo tiepido per altre tre ore circa o comunque finché non raddoppiano di volume.
  7. Alla fine, spennellare i panini di latte tiepido e cuocerli in forno a 200 gradi per circa 20 minuti. Durante la cottura diventano belli gonfiotti e dorati, e potrebbero saldarsi fra loro, ma si separano facilmente una volta raffreddati un pochino.

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Ma come sono felice di questi pangoccioli casalinghi! è la prima cosa dolce che la mia pasta madre fa per me, e sono venuti proprio come volevo: morbidi, ben lievitati e semplici, senza il sapore di finto che hanno le merendine che si comprano. E niente vieta di mettere in forno il filone così com’è e farci un pane intero! Si sente il cioccolato sotto i denti, un po’ amaro come piace a me, e una dolcezza leggera che non stucca. E, (credo,non l’ho ancora fatto ma non vedo perché no) si possono congelare dopo cotti e scaldarli in forno la mattina se ci si vuole viziare particolarmente…nel mentre spremiamoci due arance!

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