Piante del sole

Prima di partire per il mare ho spignattato questa crema per il corpo da portare con me utilizzando gli oleoliti che ho preparato durante l’anno, alcuni con piante spontanee come la calendula, raccolta in primavera nei dintorni di casa mia.

Ho usato oleoliti di fiori, tutti fiori che ricevono dai raggi del sole le loro proprietà curative per la pelle e le donano all’olio, infatti sono anche chiamate “piante solari”.

La grande novità è l’olio d’iperico che ho preparato per la prima volta quest’anno, per il solstizio d’estate: l’iperico è una pianta rustica che cresce in abbondanza vicino alla mia casa, i suoi fiori gialli come il sole hanno un profumo forte e terreno, e messi a macerare nell’olio d’oliva, freschi, per quaranta giorni, donano un bel liquido rosso rubino.

Questo olio ha proprietà lenitive e cicatrizzanti,quindi è ottimo da usare quando la pelle arrossata e irritata, ed è utile anche in caso di scottature…l’ideale dopo una settimana di sole e sale.

Ecco che ho ottenuto una crema rosa chicco che sa anche di rosa. Sarebbe meglio usare una vera acqua di rose vegetale, magari fatta con le rose del giardino, in assenza di questa, per la fase acquosa ho usato acqua di rose alimentare, che non ha particolari proprietà ma un profumo paradisiaco, e ho aggiunto olio essenziale di legno di rosa. è una crema preparata col metodo dell’emulsione, quindi è molto corposa e va massaggiata a lungo. Su di me ha avuto un buonissimo risultato lasciandomi la pelle morbidissima proprio ora che mi sto squamando come un serpente!

Crema per il corpo “rose e fiori”

Secchioneggiando: l’iperico contiene una molecola che interagisce a livello dei citocromi epatici, quei sistemi che permettono la metabolizzazione dei farmaci. In particolare l’iperico ne è un induttore, quindi accelera la cinetica di eliminazione di molti farmaci dall’organismo, diminuendone la concentrazione ematica e compromettendone l’efficacia (un esempio classico è quello degli anticoncezionali orali). Per questo motivo l’uso interno dell’iperico sotto forma di tisane o integratori è sconsigliato a chi assume alcuni medicinali, e lo stesso vale per l’uso esterno (ad esempio in formulazioni cosmetiche) ricorrente/quotidiano; quindi in questi casi l’oleolito di iperico può essere sostituito aumentando le dosi degli altri oleoliti, mantenendo la dose totale di grassi indicata. Per informazioni dettagliate consultare il sito www.infoerbe.it

Fase oleosa

  • burro di karitè, 3 g
  • burro di cacao bianco, 3 g
  • oleolito di calendula, 10 g
  • oleolito di camomilla, 10 g
  • oleolito d’iperico, 10 g
  • olio di argan, 10 g

Fase acquosa

  • acqua di rose, 60 g
  • fiori di karkadè

Emulsionante

  • cera d’api, 6 g

Per conservare (facoltativo)

  • olio di borragine, 4 g (8 perle gelatinose)

Per profumare

  • olio essenziale di geranio, 2 gocce
  • olio essenziale di legno di rosa, 2 gocce

Servono anche…

  • una bilancia con divisioni di 1 g
  • pentolini e vasetti per bagnomaria
  • un frullatore a immersione
  • un termometro da cucina
  • un recipiente in cui frullare la crema
  • un recipiente pieno d’acqua fredda
  • un cucchiaino
  • il contenitore di una crema finita

Scaldare l’acqua di rose sul fornello e aggiungere il karkadè per ottenere un infuso rosa molto scuro. Filtrare il liquido, pesarne la quantità indicata trasferendolo in un vasetto.

In un altro vasetto unire tutti gli ingredienti della fase oleosa e la cera, poi mettere a scaldare a bagnomaria mescolando di continuo per far sì che la cera si sciolga completamente. Tenere d’occhio la temperatura e non farla salire oltre 60°; in questo caso, continuare mescolare fuori dal fuoco. Da ultimo aggiungere l’olio di borragine: se si usa quello in perle, bucare ogni perla con uno spillo per farlo uscire.

Aspettare che entrambe le fasi raggiungano una temperatura indicativamente di 40° (io di solito passo aquesta fase quando la cera comincia a solidificarsi): a questo punto versare la fase oleosa nel recipiente in cui vogliamo emulsionare la crema (dev’essere abbastanza grande da contenere il frullatore!), poi versarci dentro a filo la fase acquosa e cominciare a frullare.
Dopo qualche attimo, trasferire il recipiente nel bagno freddo precedentemente preparato: questa operazione aiuterà la crema a formarsi.

Frullare bene per formare un’emulsione omogenea; aggiungere gli oli essenziali e continuare a mescolare con un cucchiaino, poi trasferire la crema pronta nel contenitore di una crema finita ben lavato.

Questa crema si conserva per diversi mesi vista la sua elevata composizione in grassi e la presenza di olio di borragine ricco di vitamina E ad azione antiossidante; si può usare tranquillamente se non si osservano cambiamenti di colore, odore e consistenza.

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