Yes, we can.

Ben due pranzi ancora sullo stomaco, più per i commensali un po’ indigesti che altro, ma il Natale è passato in un soffio. Adesso mi serve una concentrazione nirvanica per le prossime due settimane e una bella dose di autoconvinzione…possibilmente senza panico finale.

Ma ora muoio dalla voglia di raccontare della mia ultima balzanata.

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Fra le altre cose, nell’anno che volge al termine ho imparato anche come si fa il sapone.  Ho avuto una bravissima maestra che mi ha trasmesso un grande entusiasmo e tanta voglia di provare, di fare con le mani. Spero davvero di poter imparare ancora da lei.

Ma perché farsi il sapone in casa quando in profumeria ci sono saponette di tutti i colori e con tutte le profumazioni del mondo…ma soprattutto quando esiste una cosa chiamata Lush?  “un tempo si faceva con la cenere”, mi ha detto mia nonna, come se fosse proprio una cosa da poveracci! Per prima cosa a me piace “fare”: produrre da soli qualcosa che si potrebbe comprare e farla bene è una vera soddisfazione! Poi, da quando ho scoperto l’esistenza degli inci e del biodizionario per decifrarli, ho realizzato che i cosmetici in generale sono pieni zeppi di schifezze nocive (petrolati, conservanti, coloranti, siliconi, possibili allergeni e, sebbene in minima percentuale, anche cancerogeni conclamati sono ammessi!) ho iniziato a fare attenzione a quello che mi spalmo addosso.  Sembrerà un po’ maniacale fare caso agli agenti chimici di shampoo e bagno schiuma quando ormai siamo bombardati da radiazioni di ogni tipo e ci mangiamo il pollo agli ormoni senza farci troppi problemi, però è una piccola accortezza che sicuramente fa bene alla nostra salute…è sempre un punto d’inizio.

Quindi ecco il mio primo sapone tutto naturale, fatto con olio d’oliva, olio di cocco e olio di girasole. Per colorarlo ho usato e spezie, per profumarlo gli olii essenziali e l’ho decorato con fette d’arancia essiccate. è grezzo, imperfetto, però si vede che è artigianale,e mi piace…ma soprattutto è fatto totalmente con ingredienti naturali e ha un profumo favoloso! Per i saponcini ho usato gli stampi di silicone per i muffins, invece per i saponi rettangolari ho usato il tetrapack (in pratica i cartoni del latte tagliati): pessima idea perché, ho fatto una fatica terribile a sformarlo. Anche questo, come i biscotti di pan di zenzero, mi è servito per qualche regalino dell’ultimo minuto. L’unico inconveniente è che essendo fatto con la lavorazione a freddo non posso usarlo subito ma deve riposare per almeno quattro settimane, ma l’idea che fra un mesetto mi laverò con il mio sapone, fatto da me dall’inizio alla fine, mi piace proprio!

Sapone natalizio all’arancio e cannella

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Grassi vegetali

  • olio d’oliva, 600g
  • olio di girasole,200g
  • olio di cocco, 200g

Soluzione caustica

  • soda caustica 136g
  • acqua 300g

Ingredienti facoltativi

  • Curcuma,1 cucchiaio
  • farina di riso,1 cucchiaio
  • olio essenziale di arancio dolce, 10 ml
  • olio essenziale di cannella, 10 ml
  • fette d’arancia essiccata

Per sapere come si fa…http://www.ilmiosapone.it/

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