Nido d’amore
Passo il pomeriggio a guardarli volare e a sentirli cantare mentre me ne sto seduta al tavolone a ripetere …e mi sento una strana Biancaneve…
Finalmente dopo un consulto col nonno abbiamo identificato la specie dei pennuti con un ragionamento ineccepibile: ”se non ha la testa nera non è una Capinera, se ha la coda rossa… è un Codirosso”. E come potevo pensare che l’uccellina con gli occhi grandi mandasse avanti la sua dimora da sola? Insieme a lei c’è il suo consorte: lei è tutta marrone, lui ha il petto colorato e la mascherina bianca. Insieme fanno la spola dal nido al melo, poi chissà dove, e tornano con i rifornimenti per gli uccellini. Qualche giorno fa si sono schiuse le uova su cui la mamma ha riposato con pazienza tanti giorni per trasmettere loro tutto il suo calore, e adesso nel nido ci sono tre (o quattro?) piccoli che aspettano i genitori al sicuro e con il becco giallo enorme sempre spalancato. Ecco cosa si vede da fuori.
Sono sempre più emozionata da questa novità!
Soprattutto, è incredibile vedere l’istinto instancabile di questi due piccoli esseri che volano da quando spunta il sole a quando va giù per nutrire i piccolini, si danno il cambio: se lui arriva, lei parte, così per tutto il giorno.
I piccoli sono senza piume, al riparo dal vento nel nido che i genitori hanno costruito apposta per loro prima ancora che fossero nell’uovo, intrecciando con cura fili d’erba alle proprie piume perché nascessero al caldo e al sicuro. Non ci vedono ancora, eppure li aspettano fiduciosi, sanno per certo che arriveranno.
Sono anche piuttosto esigenti, come protestano se tardano a tornare!
è o non è amore, questo?