Dolceverde
Prima domenica di pioggia della nuova stagione, con incluso giretto all’Ikea (la mattina, però, prima che la gente si svegli o comunque prima che diventi isterica). Voglia che arrivi presto il lunedì a quota mille, voglia di fare l’ennesima simulazione di cento crocette al computer a quota meno un miliardo.
Ma, se la prospettiva di questa domenica in casa è decisamente deprimente, basta ricordare che questa non è una casa qualunque. In Soffitta quando piove viene voglia di accendere il giradischi, di coccolare il primo gatto che capita a tiro (quello a dire il vero succede con ogni tempo atmosferico). In Soffitta quando piove si mette su il bollitore-coccinella e si accende il forno.
Se piove niente paura, c’è una soluzione perfetta: si fanno i biscotti. Continua la mia love story col matcha, che se in forma liquida è perfetto diventa specialissimo quando il suo gusto verdeamaro incontra lo zucchero.
Biscottini di pasta di mandorle al tè matcha
- mandorle pelate (o farina di mandorle), 150 g
- zucchero, 90 g
- tè matcha, tre cucchiaini
- albumi, 2 o 3
- sale, un grosso pizzico
- mandorle a lamelle, q.b.
- Frullare insieme le mandorle e lo zucchero per ottenere una farina più fine possibile. Aggiungere anche il tè matcha e mescolare.
- Montare a neve ferma due o tre albumi (a seconda di quanto sono grandi le uova) insieme al pizzico di sale.
- Incorporare agli albumi la farina di mandorle e lo zucchero per ottenere una pasta compatta e appiccicosa.
- Preparare una teglia con la carta da forno. Inserire la pasta in un sac à poche e formare i biscotti. Spolverare ciascun mucchietto di impasto con le mandorle a lamelle.
- Cuocere a 180° per 15 minuti e far raffreddare.
Consiglio: visto che il matcha buono costa una sassata usarlo per i dolci è un po’ uno spreco, ma se siete fortunati negli alimentari etnici potete trovarne di qualità inferiore, quindi più economico ma adattissimo per questo scopo.