Festambiente

Agosto incalza, ed ecco quella malinconia che mi assale sempre in questo periodo quando i grappoli della pergola si fanno più grossi e le giornate si accorciano. Devo trovare di nuovo un po’ di quella concentrazione e fifa che mi ha abbandonata a luglio per dare ancora qualche esame…e chissà che dopo non c’entri di fare ancora qualche giretto prima di tornare a lezione…

Intanto, in occasione di Festambiente, io e l’Orso abbiamo fatto una puntata in Maremma, a sud della nostra Toscana ma dove si parla quasi con accento laziale. Quella zona mi piace particolarmente, perché da piccola non ho mai fatto le vacanze “al bagno” in Versilia come fanno moltissime famiglie qui, ma con i miei genitori abbiamo sempre vissuto il mare in modo diverso,con l’asciugamano sulla sabbia, l’ombrellone portato da casa…è più spartano ma più vero, ed è così che mi piace. Abbiamo sempre evitato gli stabilimenti balneari con il bar, i lettini e tutte le comodità, preferendo spiagge meno “civilizzate” e meno fitte di bagnanti, ma immerse nella natura, proprio come nei dintorni del Golfo di Baratti, una delle nostre mete abituali. Ancora oggi sono innamorata follemente di quei posti e ci torno sempre con piacere. Stavolta io e l’Orso ci siamo spinti ancora più a sud, verso Castiglione della Pescaia, e lì non ero mai stata e non immaginavo di trovare una natura ancora più bella…di sicuro una meta da mettere in lista. Con la macchina abbiamo viaggiato fra campi di terra rossa e nera, grano falciato e ruote di fieno, alberi di eucalipto. Al mare si arriva attraverso pinete assordanti piene di cicale, proprio come quella del campeggio dove abbiamo dormito, in tenda, circondati dai rumori degli uccelli notturni (e, ohiohi, senza cuscino!). E dalle colline vicine ci si affaccia sul golfo dell’Argentario e si vedono l’Elba e punta Ala, non senza nostalgia. Ma non è il richiamo del mare che ci porta lì, stavolta, ma quello della musica…non potevo perdermi una festa sull’ecologia dove canta anche la mia artista preferita!

Ogni estate a Rispescia viene organizzata da Legambiente una festa nazionale per sensibilizzare alla riduzione dell’inquinamento e alla difesa dell’ambiente , e ogni sera sono ospiti cantanti e gruppi che si esibiscono gratuitamente…quest’anno si è svolta dal 5 al 15 agosto,e fra gli altri c’era anche la mia adorata Elisa, quindi non potevo mancare almeno quella sera.

L’obiettivo di quest’anno è stato abbattere al minimo le emissioni di co2 e compensare quelle poche inevitabili con opere di riforestazione, e in effetti tutto è stato ben organizzato per questo scopo, dalle lampadine a basso consumo all’uso di carta riciclata per manifesti e volantini; niente bottigliette, niente plastica per piatti e bicchieri, solo materiali di origine vegetale e compostabili, e tanti bidoni colorati della raccolta differenziata. E inoltre, secondo lo spirito della festa, la ristorazione usa quasi interamente alimenti biologici ed è presente anche un grande ristorante vegetariano: niente carne per inquinare di meno, o se proprio non si vuole rinunciare, di provenienza locale, lo stesso per i latticini. L’Orso (carnivoro convintissimo, anche troppo) ha protestato un po’ all’inizio, poi si è zittito davanti a un’insalata d’orzo e ha smesso di fare “il simpatico” quando ha scoperto che il gelato “biodinamico” non era roba per alieni ma veramente buono, ha addirittura fatto il bis. Inoltre lì si possono trovare molti stand dedicati ai temi ambientali e ottenere informazioni sull’agricoltura e apicoltura biologica, sulle energie rinnovabili, scoprire i vantaggi dell’autoproduzione…molto interessante se si ha voglia d’imparare!  

E poi…un’esplosione di energia in mezzo al verde,nel parco naturale della Maremma…su un palco alimentato a pannelli fotovoltaici! Voglia di cantare e saltare, voce sempre più limpida e potente per i suoi pezzi più rock. Elisa ha veramente dato il meglio di sé e ha tirato fuori tutta la grinta di cui è capace dopo un inverno di tour acustico nei teatri in cui si era dedicata a sonorità più dolci e delicate. Inizia con un tributo alla natura, una canzone che celebra la sua terra, Lisert, e prosegue con Teach me Again, dedicata ai bambini e al loro modo di vedere il mondo. Poi avanti con pezzi esplosivi come Joy, Your Manifesto e i più belli come Labyrinth, Heaven out of Hell e Rainbow. Finisce con due gioielli, Lilac Wine di Jeff Buckley, reinterpretata con la stessa dolcezza,e Whole Lotta Love dei Led Zeppelin.

Non mi stanco mai, non un briciolo di emozione in meno anche se ormai l’ho vista cantare dal vivo tante volte.

è come una comunicazione aperta perché da ogni nota parte un filo invisibile che mi porta a momenti passati, non tutti eccezionali o emozionanti, anzi, piuttosto banali, quotidiani, qualcuno indimenticabile, altri forse me li sono immaginati…ormai sono suoni che mi appartengono,che completano le immagini che ho in mente.   

La mattina dopo smontiamo la tenda e torniamo già verso casa, ma ci concediamo un pisolino sulla spiaggia della Torraccia: silenzio e solo il grande respiro del mare.

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