Il mio Novembre

Vorrei essere una bravissima fotografa o regista per farvi vedere quello che vedo io in questi giorni, qui attorno.

Piccole cose che passano inosservate…bisogna guardare con attenzione.

unnamed (1)Oltre a impazzire dietro ai miei piccoli mostrini, non faccio niente di particolare, in realtà,ma continuo lentamente a riappropriarmi di me stessa. Vado a tirocinio, leggo in treno, e considerato che la tuta verde la uso per cucinare e il bisturi per fare i tagli sul pane direi che la chirurgia non è decisamente la mia strada. Confido che andrà meglio con la medicina generale…

Ho conosciuto due ragazze carine con cui condivido questo mese, due mie compagne di corso con cui non avevo quasi mai parlato…quando si è distesi si fa amicizia più facilmente, e vorrei tanto averlo fatto prima.

Nuoto, quando la pigrizia non stravince, e mi sento piena di energie man mano che comincio a sentire di nuovo i miei muscoli e la forza del corpo nell’acqua.

Trovo l’Autunno ovunque, e ne raccolgo un po’ da portare a casa.

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Nei toni borgogna dei trucchi che mi piace usare sugli occhi; nel profumo di camino che sento nell’aria quando esco di casa; nei mandarini che qualcuno sbuccia e mangia sul treno, che diffondono la loro essenza fra i sedili; nel giallo e nel rosso che accendono gli alberi e le siepi di vite del Canadà qui in città, e trasformano in un dipinto anche il più anonimo parcheggio.

Nel chai che sto sorseggiando mentre mi dedico ad un po’ di “studio” alternativo. Abbiamo pianificato un viaggio in un posto di fiaba per Capodanno!unnamed

Allo stesso tempo mi preparo perché la Primavera mi trovi pronta: pianto i bulbi per quando arriverà in punta di piedi qua sui tetti, e l’Orto sul tetto è a riposo, ma custodisce già vita.

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Le prime ore della giornata in Soffitta sono sempre le più belle: quando suona la sveglia è tutto buio, ma quando sono le sette, poco più, e me ne sto attaccata al termosifone con la mia colazione, questo è quello che vediamo dalla finestra. Dovrò uscire con l’ombrello, ma se non ci fossero le nubi, tutto questo mancherebbe.

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E poi,visto che la casa in questi giorni è piena di amici che passano a fare un po’ di grattini e vocine amorose ai nostri cuccioli, preparo qualche dolcino per loro.

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Questo è il Fondentino, una ricetta che amo in particolare perché mi ricorda il liceo, con un po’ di nostalgia e tenerezza: l’ho avuta su un foglio di quaderno a quadretti, scritta a mano da un’amica, anni fa. Una sua ricetta che ho resa più mia con un cambio d’ingrediente che volevo provare da tempo: l’avocado al posto del burro. Attenzione: anche se non c’è il burro non è un d0lce dietetico!! Leggete le dosi di cioccolato e parliamone! è una mattonella-mattonata di cioccolato fondente: vi farà amare l’universo dopo il primo assaggio…

Fondentino all’avocado

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  • cioccolato fondente, 300 g
  • polpa di avocado, 100 g
  • farina di tipo 1 (o un mix di 00 e integrale), 3 cucchiai
  • zucchero di canna, 3 cucchiai
  • 3 uova intere
  • un pizzico di sale
  1. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria.
  2. Schiacciare con una forchetta (o frullare) la polpa di avocado in una ciotolina finché non si ottiene una crema.
  3. Aggiungere il cioccolato sciolto e mescolare. Aggiungere la farina, lo zucchero e il sale e mescolare bene.
  4. Sbattere le uova con le fruste elettriche e aggiungerle al composto di cioccolato frullando il tutto insieme. V
  5. ersare l’impasto in una teglia di circa 28 per 30 cm oliata e infarinata e cuocere in forno a 180° per circa 20 minuti.
  6. Far raffreddare, tagliare a quadratini e spolverare di zucchero a velo.

 

Infine, se non si fosse capito quanto sono meravigliosi i gattini della Soffitta, rieccoli per voi.

Ogni giorno scoprono e scopriamo qualcosa di nuovo. Loro qualche pertugio dove infilarsi (dietro il letto, dietro la lavatrice …) noi qualche segno che ci dice che stanno cominciando a capire che gli vogliamo bene (Magò che ci viene incontro quando rientriamo, Merlino che si addormenta addosso a me fra le fusa ) e forse che un pochino ce ne vogliono anche loro.

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